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L’erba finta presenta certamente dei vantaggi rispetto a quella naturale. Tra questi ricordiamo l’assenza della semina e la minore manutenzione del prato sintetico. Se usata su larga scala o nei campi di calcio, l’erba finta può però presentare degli svantaggi, svantaggi legati soprattutto ai costi dello smaltimento del tappeto erboso usurato e all’elevato impatto ambientale che lo stesso smaltimento comporta. L’erba finta è utile nei casi in cui non si ha il tempo di curare quella vera o quando si vive in un’area con condizioni climatiche difficili che impediscono lo sviluppo dell’erba vera. Nei giardini privati l’erba finta si può usare per decorare piccole superfici da adibire a calpestamento eccessivo o ad attività ludiche o sportive.
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La scelta dell’erba finta va fatta sulla base di diverse valutazioni, sia estetiche che pratiche. Un primo fattore da valutare è la qualità del tessuto. In commercio si trovano erbe finte qualitativamente differenti e con filati più o meno alti, o a intaso o con radici che possono persino imitare le erbe ingiallite di campagna. Questi tappeti erbosi vengono allestiti dalle stesse ditte venditrici e permettono di decorare diversi spazi esterni: dal tetto, al bordo piscina, al giardino d’inverno e persino ampissime superfici, sia interne che interne. Solitamente, la ditta venditrice si occupa della posa dell’erba finta in caso di grandi superfici, come gli spazi pubblici o i campi da gioco. Alcuni prati finti si possono installare anche con il classico fai da te, basta solo seguire le istruzioni allegate nella confezione di acquisto. Come già saprete, l’erba finta è di solito composta da tappeti erbosi sintetici, a quadretti o con forme geometriche più grandi dove sono attaccati dei fili di erba in filato sintetico I quadretti di erba finta si possono facilmente posare sul terreno livellato o sul suolo rigido. Nel secondo caso è meglio usare erba finta con il filato più esterno, in modo da farla sembrare molto simile al prato naturale. Se si desidera un’erba finta di una certa altezza, si devono, invece, preferire materiali più resistenti ai raggi del sole e al calore. Negli spazi interni si possono invece installare erbe finte più basse. Queste ultime, non essendo a radice o a intaso, sono più simili a un tappeto di moquette piuttosto che a un prato.
Il costo della finta erba dipende dalla qualità del tessuto: più questo è qualitativamente valido, maggiore sarà il prezzo complessivo del prato sintetico. Il costo dell’erba finta dipende anche dalla superficie da rivestire. Di solito, i costi dell’erba finta crescono all’aumentare della superficie. Per un campo sportivo o per una vasta area pubblica, un prato finto di alta qualità può costare anche più di duecentomila euro. Coloro che non vogliono rinunciare ai vantaggi dell’erba finta, ma nemmeno all’erba naturale, possono scegliere l’erba naturale rinforzata. Questa soluzione, davvero molto innovativa, viene usata nei campi di calcio per favorire i movimenti dei giocatori durante la partita. L’erba naturale rinforzata consiste nell’aggiungere, al prato naturale, circa venti milioni di fibre sintetiche che rendono il campo più resistente e meno bisognoso di manutenzione. La soluzione appena citata ha certamente un costo, ma vale la pena ricordare che si tratta di un’invenzione tutta italiana e la cosa non può fare altro che riempirci di orgoglio, perché dimostra, ancora una volta, che il nostro Paese ha tutte le carte in regola per proporre prodotti unici e di qualità.
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