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Abbiamo affrontato un argomento comune, come la possibilità e il desiderio di avere un giardino fuori casa, soffermandoci solamente sui prodotti naturali, che sono quelli che rappresentano il primo desiderio di chi vuole una casa “da sogno”. Però abbiamo anche visto che non sempre questo desiderio riesce a tramutarsi in realtà, per difficoltà che possono essere di vario genere: organizzative, logistiche e temporali, ma abbiamo anche parlato dell’impossibilità di avere un prato naturale a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Perché l’erba naturale cresca bene e in salute, c’è bisogno – laddove non è possibile impegnarsi per una manutenzione da professionisti – di un clima mite, tutt’altro che rigido. Quindi chi non beneficia di condizioni meteorologiche favorevoli non potrà mai affacciarsi alla finestra e godere dello spettacolo offerto dal verde? Assolutamente no. La risposta si chiama ebra sintetica, conosciuta anche come erba artificiale, e rappresenta l’ultima frontiera del giardinaggio, oltre che dello sport. Sempre più persone, specie nel nord Italia ed Europa, si affidano alle sempre più numerose aziende specializzate, per piazzare nel giardino di casa una certa metratura di erba sintetica. Un tempo, insomma, questa soluzione era l’eccezione, adesso è in moltissime case del Settentrione, la regola immancabile. Anche perché, come abbiamo già detto, mentre un tempo erano pochissimi gli operatori commerciali specializzati in questo settore, oggi è possibile scegliere la tipologia di erba sintetica, la metratura e l’indirizzo di consegna, direttamente su internet. Insomma, da diversi anni, ormai, quando si parla di erba sintetica si ha a che fare con un prodotto di uso comune, nella vita quotidiana, in ambito domestico, così come in ambito sportivo. Tuttavia, del suo utilizzo nel mondo del calcio parleremo in seguito. Ora parliamo di case, anche perché è così che avevamo cominciato: quanti di loro, a partire da pochi anni comunque, scelgono l’erba sintetica per abbellire la propria abitazione? Un ragionamento che possiamo fare innanzitutto in virtù della possibilità di piazzare questo prodotto sul balcone o a mò di prato, in giardino, ma anche sulle pareti. A chi non è mai capitato di imbattersi in un tappeto di erba sintetica appeso al muro, decorato con tanto di fiori? Si tratta di una soluzione estremamente gettonata da un po’ di tempo a questa parte, ma come abbiamo già detto, c’è chi l’erba sintetica (o artificiale) la utilizza anche negli ambienti interni.
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Voi direte: chi lo fa è un amante dello sfarzo, del lusso, uno che vuole strafare. E invece no: l’avanguardia dell’arredamento suggerisce l’utilizzo di un tappetino di erba sintetica, per esempio nella stanza dedicata al gioco o, perché no, in un salotto innovativo e tutt’altro che formale, o addirittura in cucina. Lusso e sfarzo, semmai, sono sostantivi da attribuire a chi in erba sintetica si costruisce un campo di minigolf in casa o, addirittura, un piccolo campo da calcetto. Dite che non esiste? E invece esiste eccome. L’erba sintetica non è più da considerarsi come un prodotto remoto negli utilizzi. L’escalation di questo prodotto è stata un crescendo di risultati positivi. Negli anni ’90 del secolo scorso, era possibile trovarla solamente presso i campi da calcetto più speciali, più all’avanguardia. Con l’arrivo del Duemila, le cose sono cominciate a cambiare: i campi da calcio e calcetto in terra battuta hanno lasciato gradualmente il posto a strutture decisamente più nuove, in tutto, e con a terra l’erba sintetica, disponibile finalmente in tante versioni. Alcuni campi hanno optato per la tipologia classica, quella bassa, arricchita con la sabbia per creare spessore e assicurare un maggiore attrito, poi a questa sono subentrati tipi di erba più innovativi, più alti e più vicini – anche dal punto di vista estetico – all’erba naturale. Insomma, la scelta è divenuta più abbondante, in seguito al moltiplicarsi delle aziende specializzate nella realizzazione di soluzioni in erba sintetica. A proposito, c’è chi la chiama più spesso erba artificiale, ma è praticamente la stessa cosa, sebbene - come abbiamo già visto – non esista un solo tipo di erba sintetica. Se volessimo guardare per un attimo in casa di chi l’erba sintetica la produce per mestiere, potremmo considerare l’obiettivo principale che ci si pone quando di intende realizzare un prodotto di questo tipo. Ebbene, la risposta sarebbe molto semplice a nostro avviso: obiettivo fondamentale di chi si è specializzato nel settore dell’erba sintetica è quello di dare alla luce qualcosa che somigliasse sempre di più all’erba naturale. Il settore ci è riuscito senza ombra di dubbio. Basti vedere quanti campi da calcio, oggi, siano realizzati in erba sintetica e non in erba naturale: è questo, a ben vedere, il fattore che ci apre gli occhi più di altri relativamente all’accresciuta importanza di un prodotto non più vecchio e di nicchia, ma estremamente attuale ed apprezzato. Questa produzione è riuscita a sfondare in un ambito che sembrava pieno di garanzie, come quello dei campi da calcio, convincendo la maggior parte delle società calcistiche a scegliere di rizollare i propri terreni di gioco con l’erba artificiale.
Sono sempre più numerose le squadre e le società che scelgono di dedicarsi all’introduzione dell’erba sintetica sul terreno casalingo, perché ne hanno scoperto i vantaggi e da allora non ne vogliono più sapere di mollarli. Le ultime, in Serie A, sono state Milan e Inter, che si dividono le caratteristiche e il fascino dello storico “Stadio Giuseppe Meazza”, sito nel quartiere milanese di San Siro, adiacente all’ippodromo omonimo. Le due compagini meneghine hanno compiuto una scelta dovuta sicuramente ad un disadattamento del terreno che stava diventando praticamente cronico e non più giustificabile solamente con le temperature rigide e con le intemperie che contraddistinguono il capoluogo lombardo. I costi di gestione e manutenzione stavano diventano sempre più alti, e in un periodo di crisi economica che colpisce anche un campo ricchissimo come il calcio, la cosa stava facendosi pesante. Da qui l’idea di optare una soluzione come l’erba sintetica, che ha quasi azzerato i costi di manutenzione e rappresentano una vera e propria svolta nell’ambito del professionismo sportivo. Tuttavia, volendo entrare nel dettaglio, possiamo dire che Milan e Inter hanno optato per una particolare tipologia di erba sintetica: non solo artificiale, ma anche naturale, con in mezzo uno strato fondamentale di sabbia. Si tratta di una soluzione estremamente innovativa, arrivata per la prima volta nella nostra penisola. In pratica, l’erba di San Siro non scontenta l’occhio ma non scontenta neppure le articolazioni dei calciatori, che quando guardano l’erba che pestano la vedono naturale, quando mettono bene il piede a terra però sentono il sintetico, che è leggermente più morbido e a livello di attrito presenta notevoli differenze rispetto al prodotto naturale. In Serie B, invece, il primo terreno di gioco in erba sintetica di prima generazione è stato quello del Novara: lo stadio “Piola” degli azzurri è senza dubbio un vanto per il calcio italiano. Una sfida fortemente voluta dalla proprietà del club novarese, che ha fondato sul sintetico non solamente l’impianto adibito alle gare casalinghe, ma anche il magnifico centro sportivo di Novarello, dove i terreni in erba sintetica sono addirittura 4 (due di dimensioni regolamentari e due da calcio a otto).
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