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Il policarbonato è un polimero che ormai trova largo impiego nell’edilizia civile e industriale. Viene prodotto in pannelli che permettono di realizzare finestre, tetti e altre coperture. Il policarbonato è resistente, ignifugo, leggero e trasparente. Per le sue caratteristiche si presta a essere usato come copertura delle tettoie in quanto protegge dall’azione degli agenti esterni, permettendo il passaggio della luce. Questo materiale è molto adatto a realizzare le coperture delle pensiline in legno o in ferro. Disponibile in vari colori, può essere scelto secondo i propri gusti personali, anche se nel caso delle tettoie da giardino l’ideale è il colore bianco o trasparente che è in grado di integrarsi meglio con la vegetazione e con l’ambiente circostante. Le coperture in policarbonato, inoltre, lasciano passare il 78% della luce solare creando ambienti con il giusto livello di luminosità. Anche se leggero, il policarbonato sopporta il peso dell’acqua, resiste ai raggi UV, può essere usato a temperature estreme che vanno da -40 a + 120 gradi ed è incurvabile anche a freddo. Questo materiale permette di creare soluzioni di design dall’elevato valore estetico. Per le coperture si usano forme piane o arrotondate che vanno adattate alla struttura delle pensiline. Una forma piana andrebbe a creare una specie di lucernario, mentre per pensiline con linee incurvate è meglio usare una forma curva anche per la copertura. Il policarbonato può essere compatto o alveolare. Entrambi presentano caratteristiche simili in fatto di resistenza e sicurezza, cambia solo il livello di trasparenza che è maggiore nel policarbonato compatto.
Le coperture in legno per tettoie si usano prevalentemente per le strutture addossate o autoportanti. Il tipo di legno impiegato è quello lamellare che consente un buon rapporto tra resistenza meccanica e peso dell’intera struttura. Il legno è un ottimo isolante termico e acustico. Il trattamento del legno lamellare lo rende resistente all’umidità e all’azione dei raggi solari. Le coperture in legno lamellare durano molto di più rispetto a quelle in legno massello. Inoltre permettono una maggiore resistenza in caso di incendio. Uno svantaggio della copertura in legno è il surriscaldamento della stessa, specie se questa viene realizzata con pannelli chiusi di legno lamellare. Ecco perché si preferisce usare le coperture a pompeiana in modo da far passare la luce nello spazio sottostante ed evitare l’accumulo di calore. Il maggiore effetto ombreggiante si ha però con il tetto interamente chiuso che nelle tettoie autoportanti e addossate deve preferibilmente avere la forma di un tetto spiovente o a capanna. Una buona impermeabilizzazione della copertura in legno può avvenire usando le cosiddette coperture ventilate. Le coperture ventilate sono realizzate attraverso due strati composti da tegole e legno, dove il legno funge da griglia che impedisce il passaggio dell’aria evitando l’accumulo di calore e l’infiltrazione di umidità nelle tegole. Le tende sono, invece, la soluzione temporanea per le tettoie removibili da usare solo nei periodi estivi. Per delle soluzioni innovative ed ecocompatibili si possono usare anche delle coperture con pannelli fotovoltaici da applicare sia alle pensiline in legno che alle tettoie autoportanti.
Nelle tettoie addossate e nelle pensiline si possono usare anche le coperture con perlinato e guaina. Si tratta di coperture che rendono la tettoia ancora più resistente al calore e all’umidità. La copertura perlinata viene resa impermeabile applicando uno strato di perline dello spessore di circa 33 mm e uno strato fatto di una guaina di colore rosso. La resa estetica di queste coperture non è elevata, ecco perché, in caso di tettoie fisse in legno, si preferisce usare l’impermeabilizzazione composta da perlinato, guaina, coppo o tegole canadesi. Queste coperture sono molto resistenti e durevoli e in caso di scarsa luminosità si può inserire tra loro anche un lucernario in policarbonato.
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