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Le mattonelle antiscivolo presentano una superficie satinata o lievemente ruvida. Queste piastrelle, infatti, non presentano quasi mai superfici lisce e lucide. E’ proprio grazie alla loro ruvidezza che acquisiscono proprietà antiscivolo. Queste proprietà, inoltre, sono previste dalla legge e dagli standard internazionali e vengono fissate tramite una codificazione indicata dalla lettera R e da un numero intero. Il codice indicato indica il livello di ruvidezza delle piastrelle o coefficiente di attrito. Il massimo livello di ruvidezza e quindi di proprietà antiscivolo è rappresentato dalla sigla R11. Le mattonelle con questo tipo di codice si possono mettere sul terrazzo, sul balcone e sul giardino, ma anche negli spazi pubblici urbani. I materiali delle mattonelle antiscivolo per esterni sono la pietra, il cemento e il gres porcellanato con trama ruvida. La pietra ricostruita è un materiale antiscivolo per eccellenza, resistente e durevole. Qust’ultima può decorare corti a pianterreno e spazi del giardino costellati da zone verdi. Anche le mattonelle in cemento, grazie alla loro superficie ruvida e satinata, si adattano bene per l’esterno. Le moderne piastrelle in cemento hanno oggi delle trame eleganti e raffinate che imitano persino le classiche mattonelle in ceramica. Il gres porcellanato antiscivolo occupa invece un posto d’onore nella pavimentazione per esterni: la sua resa estetica è molto alta, ma per usarlo al meglio bisogna prendere alcuni accorgimenti prima della posa.
Proprio per la loro trama ruvida, le piastrelle antiscivolo potrebbero non resistere a ulteriori sollecitazioni o dilatazioni del suolo. Prima della posa, dunque, bisogna prima valutare la condizione del suolo, la presenza o meno di eventuali dislivelli o pendenze e altri fattori che potrebbero incidere sulla durata delle stesse mattonelle. In genere, per assicurare una buona durata delle piastrelle antiscivolo, conviene scegliere pezzi con uno spessore medio, circa nove o dieci millimetri. Meglio evitare quelle troppo sottili, che potrebbero spezzarsi prima in caso di dilatazioni del suolo o eccessiva azione del calore. I suddetti accorgimenti valgono soprattutto per le mattonelle in gres porcellanato. Con queste piastrelle, inoltre, conviene scegliere pezzi di piccole dimensioni, tipo 15x15. Da evitare, invece, le grandi piastrelle, del tipo 30x30 per intenderci. Le grandi dimensioni impediscono alle piastrelle di aderire e di resistere alle eventuali pendenze del suolo. In alternativa si possono scegliere quelle rettangolari da venti per dodici. Per la posa di piastrelle antiscivolo sul terrazzo, bisogna considerare anche il surriscaldamento del solaio. L’eccessivo calore, con il tempo, rischia di far dilatare e rompere le mattonelle. Questo problema può essere evitato, applicando, tra solaio e piastrelle, uno strato di tessuto non filato e un giunto di dilatazione in neoprene che circonda tutto il perimetro del pavimento. In tal modo, le mattonelle potranno subire le dilatazioni senza rompersi o danneggiarsi. Con questi sistemi, le mattonelle antiscivolo resistono non solo al calore, ma anche a temperature molto basse, a ghiaccio e neve.
La pulizia delle mattonelle antiscivolo è più complessa di quelle lisce. Abbiamo detto “complessa”, non difficile o complicata. Se nelle piastrelle lucide, per pulire, basta una sola passata di mocio e detergente per pavimenti, in quelle antiscivolo la passata deve essere più energica e ripetuta. La sporcizia, infatti, tende ad attecchire meglio sulle superfici ruvide che su quelle lisce, dove, appunto, “ scivola” via molto facilmente. Più semplici da pulire risultano sempre le piastrelle antiscivolo in gres porcellanato, materiale classico dell’arredamento, sia interno che esterno. Negli spazi aperti, comunque, la pulizia si può effettuare anche con metodi drastici, come prendere una pompa piena d’acqua e bagnare abbondantemente tutto il pavimento per renderlo pulito in un solo colpo. Questa soluzione non danneggia le piastrelle antiscivolo, perché la loro principale caratteristica è quella di essere impermeabili e non porose, dunque resistenti all’acqua e all’accumulo di umidità.
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