![]() | NITROPHOSKA SPECIAL CONCIME UNIVERSALE IN SACCO DA 25 KG Prezzo: in offerta su Amazon a: 33€ |
Come detto al paragrafo precedente, la scelta dei semi per prato dipende dal tipo di erba che si intende creare. Per il prato decorativo si usano di solito le sementi di poa pratensis, erba che si mantiene verde tutto l’anno, molto fine e uniforme, ma poco resistente alle avversità. I prati rustici, invece si creano con sementi di loietto inglese. Quest’ultima è un’erba che cresce molto velocemente e che viene aggiunta ai miscugli per prati decorativi e sportivi. Per risultati apprezzabili e duraturi, è meglio scegliere miscugli che contengono non più del 40% di loietto. Se si desiderano prati con erba bassa, che non richiede tagli eccessivi, è meglio scegliere miscugli a base di agrostide. Per l’erba del prato si possono usare anche miscugli a base di festuca. Quest’erba annovera diverse varietà. La maggior parte di esse vegeta nei climi aridi e sassosi e resta verde anche durante la bella stagione. Per i prati calpestabili, conviene scegliere sementi a base di festuca rubra tricophylla, per quelli rustici si può invece usare la festuca rubra, mentre per quelli ornamentali si deve scegliere la festuca rubra commutata.
Per l’ erba decorativa si usano sementi che consentono di creare i classici e rinomati prati inglesi. Si tratta di prati dall’indiscussa bellezza, ma spesso poco adatti ai camminamenti e ai traumi eccessivi. In giardino, dunque, conviene creare un prato non solo da ammirare e guardare ma anche da vivere e da calpestare in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo. In tal caso, la soluzione migliore sono i miscugli misti che danno vita a un’erba bassa, verde, uniforme, resistente e calpestabile. In commercio si trovano anche miscugli studiati per far crescere l’erba solo in senso orizzontale e non verticale, in modo garantire la costante uniformità dell’erba stessa. Il buon risultato estetico dell’erba del prato dipende sempre dalla qualità dei semi. Le sementi di qualità vengono appositamente selezionate dai produttori e miscelate per dare vita a prati che sappiano essere al tempo stesso resistenti e decorativi. La resa dell’erba si può migliorare scegliendo anche sementi biologiche. I semi biologici vengono sempre prodotti sotto forma di miscugli e servono a creare prati molto simili a quelli selvatici o che crescono spontaneamente in natura. Il prato ottenuto dalle sementi biologiche sarà a sua volta biologico e quindi non dovrà essere sottoposto a trattamenti chimici come il diserbo o la concimazione minerale. Le sementi miste per prato biologico si possono acquistare nei vivai. Usandole al posto di quelle tradizionali, si possono anche ridurre notevolmente i costi e i tempi di cura e manutenzione del prato.
Nelle zone calde e aride, i prati si creano con i semi di gramigna. Quest’erba cresce spontaneamente invadendo gli altri prati e comportandosi come una specie infestante. I suoi semi, però, sparsi al suolo come erba unica, danno origine a un prato che si mantiene verde per tutta l’estate. La gramigna, infatti, ingiallisce solo in inverno, per poi tornare verde durante la bella stagione. Proprio perché adatti ai climi aridi e caldi, i semi di gramigna vanno usati solo nelle zone omonime. Per i prati delle zone più fresche e umide, ma anche fredde, conviene usare sementi di fleum, erba sottile con foglie molto resistenti al freddo. Anche se esistono semi che vegetano nelle zone fredde e ombrose, per far crescere il prato è sempre utile un’esposizione soleggiata, perchè l’ombra impedisce la germinazione dei semi. I prati delle zone d’ombra vanno, infatti, creati con erbe tappezzanti, come la dichontra repens, ideale per i prati ombrosi. Prima della semina, per un prato resistente e duraturo, le sementi vanno messe in un contenitore e setacciate per separarle da eventuali corpi o sementi estranee. Se i semi non vengono completamente utilizzati, vanno conservati in un sacchetto chiuso e in un luogo fresco e asciutto. Queste sementi vanno usate, magari per un’eventuale risemina, entro sei mesi dalla prima semina del prato.
COMMENTI SULL' ARTICOLO