Il prato inglese si presenta come un manto erboso compatto e uniforme, sia nel colore che nell’altezza. Questo prato vegeta nei climi umidi e freddi mentre risente in negativo dei climi aridi, caldi e secchi. Sceglie il prato inglese chi vive in zone ombreggiate o particolarmente fresche e chi ama un prato perfettamente calpestabile e di un bel colore verde intenso. Per le sue caratteristiche, questo prato è il sogno di molti, ma solo pochi riescono a realizzarlo. Il prato inglese è infatti molto delicato e suscettibile ai repentini cambi di temperatura che portano freddo e caldo nel giro di poche ore. In tal senso potremmo definire il prato inglese come decorativo o come un manto di lusso, ma non certo resistente o durevole. La resistenza di questo prato si può ottenere solo con costanti e sistematiche pratiche colturali. Le erbe da usare per il prato inglese sono le graminacee “ microterme”, ovvero specie che resistono ai climi freschi e umidi. Le graminacee per il prato inglese sono l’ Agrostis tenuis, l’ Agrostis stolonifera, il Lolium italicum, il Lolium perenne, la Poa pratensis, la Poa annua, la Festuca rubra, la Festuca ovina e la Festuca arundinacea. Il prato inglese si può creare con la semina o con la posa di zolle precoltivate. Quest’ultima operazione è più sbrigativa ed evita la fatica dello spargimento dei semi. In entrambi i casi però bisogna procedere a un’adeguata preparazione e lavorazione del terreno.
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La creazione del prato inglese presuppone la lavorazione e la preparazione del terreno. Questo va diserbato, liberato dai detriti, vangato, zappato, concimato e rullato. Si consiglia di effettuare le operazioni con un certo anticipo rispetto alla semina, che deve avvenire a primavera o in autunno. Le stagioni intermedie sono da preferire perché evitano all’erba gli stress termici che rischiano di danneggiarla ancor prima dell’attecchimento o della germinazione. La concimazione del terreno deve avvenire con letame maturo. Una volta che il terreno sarà pronto, si potrà procedere alla semina del prato. I semi vanno sparsi prima in un verso e poi nell’altro, orientandosi in direzione opposta. Per piccoli superfici si può seminare a mano, per aree più grandi conviene usare una macchina spargi semi. In alternativa alla semina si possono posare le zolle con erba già matura. Queste si attaccano l’una all’altra facendo attenzione a far combaciare per bene i bordi. Si consiglia di iniziare dalla fine del prato, in modo da non doverlo calpestare ulteriormente. Dopo la semina o la posa, si sparge un diserbante per formiche e si effettua la rullatura. Il prato va quindi innaffiato con regolarità fino alla sua crescita. Dopo la semina, il prato inglese comparirà entro venti giorni, mentre con le zolle comparirà entro pochi giorni. Quando l’erba avrà raggiunto i dieci centimetri di altezza, andrà tagliata.
Il prato inglese si cura con costanti irrigazioni, concimazioni e tagli. Trattandosi di un manto erboso suscettibile ai climi secchi e aridi, si consiglia di innaffiarlo abbondantemente e in profondità durante i mesi caldi. In questo periodo conviene innaffiare tutti i giorni. Nelle altre stagioni è importante irrigare almeno due volte a settimana. In caso di grandi superfici conviene dotarsi di un impianto di irrigazione a pioggia. Molto importante nel prato inglese è anche la concimazione. Questa va effettuata annualmente con concimi liquidi a base di azoto, minerale che stimola la crescita e la colorazione dell’erba. Per evitare che il prato inglese venga “colonizzato” dalle erbe infestanti, bisogna seguire un regolare diserbo. Le infestanti compaiono in particolare durante le giornate di forte vento. Dopo un periodo ventoso, infatti, è possibile che il prato inglese sviluppi erbe o fiori totalmente estranei alla sua natura. L’uniformità dell’erba si mantiene non solo con il diserbo ma anche con i tagli. Questi possono avvenire anche una volta a settimana, ma senza esagerare. Il prato inglese alto è infatti maggiormente protetto dalla siccità. E’con quest’ultima purtroppo che bisogna più spesso fare i conti. In caso di dimenticanze nelle pratiche colturali, il prato inglese potrebbe seccarsi e ingiallire fino a diventare rado e quasi inesistente. Per ovviare a questo problema si consiglia di usare sempre miscele di graminacee resistenti e base di erbe grossolane.
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