Prato gramigna

Prato gramigna

Un prato verde e sano può davvero rappresentare la parte esteticamente più bella di un giardino. Questo elemento è composto, infatti, da erbe bisognose di cura e manutenzione. Le cure corrette permettono di avere un manto erboso verde, uniforme e soffice. Sulla qualità del prato, però, incidono anche altri fattori, come il clima e la tipologia di sementi usate. Di solito, per creare un prato gradevole esteticamente e durevole nel tempo, si usano i semi delle erbe graminacee. Questi semi vengono miscelati assieme a quelli di altre graminacee per ottenere un tappeto erboso più soffice, rustico o con una colorazione verde più o meno intesa. Non sempre però i semi giusti e le corrette pratiche colturali possono difendere il prato dalle avversità e dalle erbe infestanti. Una di queste è la gramigna, erba d alto potere infestante che in alcune parti del mondo viene usata anche per seminare dei prati con erba morbida che non necessita di tagli o di eccessive annaffiature. Per queste caratteristiche, la gramigna è classificata sia come erba infestante che come un’erba da prato. La semina di quest’erba per fini decorativi e per la creazione di un prato richiede però un terreno e un clima adatto.
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Infestazione da gramigna

pratogramigna2 La gramigna è un’erba infestante che compare in condizioni di elevata temperatura e di siccità. Le radici di questa specie attecchiscono in primavera, nei terreni e nei prati poco curati o lavorati. In queste condizioni, la gramigna può addirittura sostituire completamente il prato facendolo apparire spoglio o chiazzato e con spazi vuoti. Insomma, un prato colpito dalla gramigna è un vero e proprio scempio. Per evitarne la comparsa, il suolo va attentamente lavorato prima della semina. Due settimane prima di spargere i semi, bisogna quindi eliminare sassi e detriti, zappare, vangare il suolo, ridurlo in zolle ed eliminare tutte le erbe infestanti. Quando si spezza il suolo in zolle, bisogna anche fare attenzione a non rompere i rametti lunghi ( stoloni) da cui si sviluppa la gramigna. Per evitare che quest’erba prenda il sopravvento sul prato, si ricorre solitamente al diserbo, da effettuare con metodi manuali o con prodotti chimici. Il diserbo chimico consiste nel somministrare, durante la lavorazione del terreno, dei diserbanti che impediscono all’erba di germogliare. I diserbanti chimici non vanno somministrati nel caso il prato debba essere seminato con erbe graminacee. Queste infatti vengono irreversibilmente danneggiate dall’uso dei diserbanti chimici. Il diserbo del prato seminato con le graminacee deve essere effettuato con metodi manuali, ovvero rimuovendo le erbacce con le mani o con appositi attrezzi come il raserba o il decespugliatore. Il prato va poi irrigato regolarmente e tagliato non appena raggiunge gli otto centimetri di altezza. I tagli infoltiscono l’erba e la rendono più resistente agli attacchi della gramigna. Se, nonostante tutto, questa dovesse comparire danneggiando il prato, si dovrà effettuare la risemina. Per questa operazione vanno usati gli stessi semi sparsi per la creazione del prato. Prima della risemina si devono anche lavorare le parti vuote di manto erboso procedendo a rimuovere il terreno e a diserbarlo manualmente o chimicamente. Contestualmente al diserbo si può aggiunge anche un composto antiformiche. La risemina si effettua di solito in primavera, miscelando una parte di semi e due di sabbia. Quest’ultima serve a mantenere il suolo nelle giuste condizioni di umidità. Il taglio dell’erba, le irrigazioni corrette e il diserbo riescono quasi sempre a impedire la comparsa della gramigna e le infestazioni delle formiche.


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    Prato a base di gramigna

    Il prato di gramigna viene creato con un’erba chiamata Cynodon Dactylon. Questa specie viene classificata tra le macroterme, poiché si sviluppa in condizioni di elevata temperatura e di scarsa umidità. La Cynodon Dactylon, per le sue caratteristiche, viene venduta come miscuglio unico, cioè composto solo dai suoi semi e senza aggiunta di altre tipologie di sementi. In tal caso si parla anche di miscuglio semplice. Il prato ottenuto dalla gramigna si presenta molto più soffice e con una morbidezza che i prati derivati da altri semi non hanno. Questo prato inoltre non richiede né irrigazioni frequenti e nemmeno tagli troppo ravvicinati. L’erba di gramigna, infatti, prospera nei climi caldi e si mantiene sempre a un’altezza molto bassa. Con questa specie si possono creare dei bei prati decorativi, persino dei prati inglesi, che solitamente hanno un’ erba molto bassa e uniforme. La gramigna resiste molto bene alla siccità e per tale motivo di consiglia di seminarla solo in zone con temperature sempre miti o con clima arido e su terreni molto asciutti. Seminare la gramigna in zone con climi umidi e freddi rischia, invece, di danneggiare il prato durante la stagione invernale. Nelle zone fredde, infatti, la gramigna tende a diradarsi e a ingiallirsi, rovinando completamente la resa estetica del prato. Questa specie è dunque adatta solo nelle zone del Sud e nelle aree mediterranee. In queste zone, i prati di gramigna si presentano resistenti e durevoli. Al contrario, meglio non crearli nei paesi nordici, perché la gramigna non resiste alle basse temperature e all’eccesso di pioggia. In queste aree, il prato di gramigna ingiallisce in autunno e si ricolora di verde in primavera. I prati ottenuti con la gramigna presentano però due importanti vantaggi: la bassa manutenzione e la possibilità di poter avere un manto erboso verde e uniforme anche in estate.


    Costi

    La Cynodon Dactylon, ovvero la gramigna da prato, viene venduta in confezioni da un chilo. Questa quantità è adatta alla semina di cento metri quadri di terreno. Per velocizzare la crescita della gramigna, si consiglia di seminarla in primavera. Questa specie infatti cresce più lentamente rispetto alle altre. La Cynodon Dactylon si compra nei punti vendita di prodotti per casa e giardino e negli e-commerce. Il costo del prodotto non è alto ed è di solito compreso tra i dodici e i venti euro.



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    • erba gramigna La Gramigna, il cui nome scientifico è Agropyrum (ossia grano selvatico, cui somiglia vagamente) Repens, appartiene alla
      visita : erba gramigna

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