Fertilizzante per prato

Fertilizzante per prato

Il prato è solitamente ottenuto seminando dei miscugli di erbe graminacee. Queste erbe, appena compaiono sul suolo, si presentano verdi e uniformi. Dal loro aspetto e dalla loro struttura dipende essenzialmente la bellezza del prato. Per far si che questa bellezza duri a lungo bisogna quindi procedere a curare queste erbe. Tra le cure più importanti troviamo anche la concimazione o fertilizzazione. Questa pratica è indispensabile per avere un prato sano, rigoglioso e in buone condizioni. Dalla tipologia e dall’uso di un concime appropriato dipende anche la colorazione e l’uniformità dell’erba. Una buona concimazione e la scelta di un buon fertilizzante garantiscono anche la calpestabilità del prato e la sua resistenza alle avversità e alle malattie. Nel campo dei fertilizzanti per prato possiamo scegliere tra un’ampia gamma di prodotti. Di solito, i concimi per prato sono sia chimici che organici. Per ottimi risultati bisogna però scegliere quelli specifici per il prato. Alcuni fertilizzanti per prato si possono usare anche con la concimazione delle piante a foglia verde. In commercio non è facile trovare concimi specifici per il tipo di erba che compone il prato. Tuttavia, alcuni concimi di buona qualità e con un prezzo elevato, sono proprio specifici per l’erba o i miscugli di erbe di cui è fatto il prato.

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Caratteristiche

fertilizzanteprato2 Il fertilizzante per prato, per poter nutrire bene l’erba verde, deve avere delle caratteristiche ben precise. Naturalmente deve essere di buona qualità, deve quindi garantire una corretta nutrizione del manto verde. Non è detto che il fertilizzante di qualità debba per forza costare molto. In commercio si trovano prodotti a prezzi accessibili che, se usati in modo corretto, possono garantire una buona nutrizione del prato. I fertilizzanti ideali per il prato devono essere complessi e con presenza di azoto, fosforo e potassio, cioè composti dai macroelementi principali. Questi macroelementi possono essere presenti in percentuali diverse. La loro quantità varia infatti in base all’epoca di concimazione. Il prato deve essere fertilizzato quattro volte l’anno, con un intervallo di tre mesi. La prima concimazione va effettuata tra febbraio e i primi di marzo. In questo periodo, con l’erba in fase di crescita, bisogna usare un fertilizzante con molto azoto. Nelle concimazioni successive, cioè in estate e in inverno, il concime deve contenere la stessa percentuale di azoto e potassio e una minore percentuale di fosforo; mentre, in autunno, il fertilizzante deve sempre avere un alto titolo di azoto. Il fertilizzante ideale per il prato deve preferibilmente essere a lenta cessione, deve cioè essere assorbito lentamente dall’erba. I concimi a lenta cessione vengono assorbiti entro un periodo di tre mesi e sono dunque adatti a coprire perfettamente tutti gli intervalli tra una concimazione e l’altra.


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    Fertilizzanti chimici

    I fertilizzanti chimici per prato possono essere a rilascio immediato o a lenta cessione. I primi, da somministrare frequentemente, presentano lo svantaggio di incrementare i periodi di concimazione e di impoverire il terreno, mentre i secondi, penetrando lentamente nel suolo, riescono a nutrire perfettamente anche le radici del prato. I fertilizzanti per il manto erboso, oltre alla miscela di macroelementi, ovvero azoto, fosforo e potassio, possono anche contenere dei microelementi, come, ad esempio, il magnesio. Alcuni concimi chimici possono anche essere addizionati con triossido di zolfo, sostanza ad effetto diserbante. Questa sostanza, purtroppo, inquina sia l’ambiente che il prato stesso, per cui è preferibile scegliere fertilizzanti arricchiti da microelementi di origine naturale. In caso di diradazione del prato dovuta a cause climatiche, si può procedere a somministrare fertilizzanti a base di solfato di ferro. Questa sostanza può essere contenuta nei concimi semplici, cioè con presenza di un unico elemento, o in concimi complessi a formula NPK. La concimazione con il solfato di ferro deve essere effettuata in autunno e in primavera. I fertilizzanti a base di composti ferrosi hanno di solito una formula microgranulare da sciogliere in acqua. In caso di erbe infestanti si possono usare anche dei concimi complessi arricchiti con sali dimelitamminici. Visto che non servono a nutrire l’erba, questi concimi vanno usati solo in caso di effettiva necessità. Il periodo di somministrazione di questi prodotti è in primavera. Da ricordare, inoltre, che i concimi a effetto diserbante vanno preferibilmente distribuiti di notte e con temperature non superiori ai dieci gradi.


    Fertilizzanti organici prato

    I fertilizzanti per prato possono anche essere organici o naturali. La fertilizzazione organica è obbligatoria prima della semina, perchè migliora le caratteristiche chimico-fisiche del terreno che dovrà accogliere il nuovo prato. Quando il prato è in fase di crescita o è già adulto, si preferisce ricorrere ai fertilizzanti chimici a lenta cessione. Questi ultimi, infatti, sono formulati per evitare le carenze nutrizionali del prato. Tuttavia, nei giusti canali di acquisto è possibile trovare anche concimi biologici a lenta cessione e in forma granulare. Questi concimi si possono usare sia prima della semina che nelle concimazioni successive. Si tratta di fertilizzanti che nutrono il suolo e l’erba rilasciando sostanze ottenute dalla decomposizione dei microrganismi presenti sul terreno stesso.



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