Irrigatori a scomparsa

Cosa sono

Gli irrigatori a scomparsa sono i dispositivi idraulici che erogano il getto d’acqua, nell’impianto di irrigazione interrato. La loro caratteristica principale è che pur mantenendosi a livello del terreno e non comportando alcun ingombro o fastidio estetico, si sollevano grazie alla pressione di uscita del getto d’acqua per poi ritornare a livello del terreno non appena il getto termina di fuoriuscire. In base all’ampiezza di erogazione possono essere utilizzati sia per spazi verdi di medie dimensioni che per quelli di piccole dimensioni. In commercio esistono diversi tipi di irrigatori a scomparsa adatti a tutti i gusti ed a tutte le personali esigenze di irrigazione.

irrigatore a scomparsa

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Come funzionano

esempio di irrigatore scomparsa Lo schema di funzionamento degli irrigatori a scomparsa è uguale per qualsiasi tipo di irrigatore dove può cambiare l’ampiezza dell’angolo di erogazione ed il motore interno di funzionamento che può essere a turbina oppure a sfera rotante. Gli irrigatori a scomparsa sono formati da due strutture concentriche, una dentro l’altra, quella esterna, di diametro più grande, rimane fissa, quella interna del diametro più piccolo, si solleva grazie alla pressione dell’acqua in uscita, per poi ritornare all’interno, quando l’alimentazione dell’acqua viene a mancare. L’effetto di rientro nella posizione originaria viene realizzato attraverso una molla di richiamo.


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Tipologie

impianto irrigazione Il mercato dell’irrigazione, sempre attento alle esigenze di chi deve irrigare il proprio spazio verde, progetta e propone dispositivi irriganti sempre più precisi, resistenti ed innovativi. Anche gli irrigatori a scomparsa rispettano queste caratteristiche perché vengono realizzati con materiali che ne garantiscono resistenza e durevolezza nel tempo. I modelli di ultima generazione vengono realizzati con degli ugelli ( la testina dove fuoriesce il getto) con materiali e design che permettono una distribuzione uniforme del getto d’acqua e bilanciata in modo da evitare gli sprechi. La vite di regolazione della gittata, nei modelli attualmente in commercio, viene realizzata in acciaio inox. La principale classificazione degli irrigatori a scomparsa è tra statici e dinamici. Entrambi vengono anche chiamati irrigatori pop-up per via della caratteristica di apparire al momento del getto e scomparire quando questo finisce, mimando il noto termine inglese molto usato nel caso delle “finestre pop-up”, cioè oggetti che appaiono all’improvviso. I pop-up statici non hanno una testina in movimento, mentre quelli dinamici sì, e possono irrigare un’ampia area compiendo una totale rotazione circolare.


Come sceglierli

irrigazione a scomparsa La scelta tra irrigatori a scomparsa o pop-up statici e dinamici sarà necessariamente legata alle dimensioni della superficie da irrigare. La differenza principale sta nella gittata che per i statici è minore e non supera i 5 metri, mentre per i dinamici è più elevata e può raggiungere anche i 30 metri. Se lo spazio è molto grande si dovrà puntare su quelli dinamici che richiedono pressioni di esercizio più elevate rispetto agli statici. I diversi modelli in commercio comprendono diverse caratteristiche di gittata e di pressione. L’irrigatore adatto va accuratamente scelto dopo aver pianificato l’intero impianto di irrigazione interrato ed avere già ben chiari i parametri della gittata, della superficie da irrigare, della pressione dell’acqua. Gli irrigatori a scomparsa sono perfetti per l’irrigazione del prato e del manto verde del vostro giardino, perché oltre alla resa estetica, sono più protetti rispetto a furti ed atti vandalici ed evitano di ripulire l’erba attorno, con evidente risparmio di tempo e fatica. La superficie da irrigare determinerà anche il numero di irrigatori a scomparsa necessari a tale funzione. Installando più irrigatori si ridurrà la quantità di acqua necessaria all’innaffiatura.


Irrigatori a scomparsa: Posizionamento

irrigatori pop up Nel posizionamento degli irrigatori a scomparsa, specie per installarne più di uno, si dovrà tenere conto della distanza tra loro e le piante e della forza del vento, fattori che ne influenzano l’intensità di aspersione e la gittata. Nei modelli in vendita vengono indicati i diversi parametri supportati da ogni singolo irrigatore, come la pressione di esercizio, la gittata, l’ampiezza e l’angolazione del getto, la portata e talvolta anche della distanza ideale in base al valore della gittata, ma preoccuparsi di distanziarli in maniera idonea tra loro e lontano dall’azione di aree particolarmente ventose permetterà di evitare sprechi d’acqua e di rendere il getto più uniforme e mirato. Anche per il fai da te i parametri da considerare sono la gittata e la relativa pressione. Dopo aver scelto l’irrigatore adatto ai parametri di gittata e pressione della propria area irrigabile, si dovrà prevedere una riduzione della pressione prevista, in base alle condizioni di ventosità della zona da irrigare. Più forte è il vento, minore dovrà essere la pressione. Uno schema standard di posizionamento è a quadrato a rettangolo o a triangolo, la disposizione dipenderà dalle dimensioni dell’area. Quella a quadrato è adatta per i giardini più piccoli, mentre quella a triangolo per le aree verdi di grandi dimensioni. Le ditte produttrici suggeriscono una distanza, tra un irrigatore e l’altro, vicina alla loro gittata, perché sembrerebbe garantire una maggiore uniformità dell’irrigazione.



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