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I raccordi dei sistemi idraulici hanno generalmente delle caratteristiche tecniche, standard, ma all’interno di questi standard, troviamo modelli che supportano ulteriori specifiche tecniche. Si distinguono i raccordi standard americani, francesi, britannici, tedeschi e giapponesi. Ognuno di essi ha dimensioni diverse, adattabili a tubazioni collegate per determinati valori di pressione e di portata dell’acqua. La denominazione con il paese di provenienza si riferisce al tipo di filettatura. Il numero dei raccordi va scelto in base alla lunghezza della linea.
Hanno una filettatura maschio e femmina con tenuta a secco. La filettatura maschio è conica, quella delle femmine può essere anche cilindrica. Hanno una tenuta determinata dalla deformazione della filettatura. Questo tipo di filettatura (a maschio e femmina) è molto usata nei sistemi di trasmissione di potenza, ma è sconsigliata per le applicazioni idrauliche. Si utilizza per dei giunti meccanici, più specificatamente su dadi girevoli posti su adattatori di acciaio, cioè tipici dei sistemi di trasmissione di potenza. I raccordi devono essere particolarmente resistenti alle perdite. In questo tipo di accessori tale resistenza non viene garantita dalla filettatura ma dalla forma conica del terminale del raccordo. Gli standard americani possono essere usati nei sistemi idraulici ad alta pressione. In questo caso i raccordi avranno un’ogiva nel maschio ed una svasatura nella femmina. La tenuta avviene stabilendo un contatto tra l’ogiva e la svasatura. I filetti mantengono la connessione in modo meccanico. Per le alte pressioni la svasatura e l’ogiva devono essere di 37 gradi. Le svasature con angoli più grandi vengono utilizzate negli impianti con bassa pressione e per tubi di rame. Per i tubi flessibili composti da polimeri si usano gli standard americani maschio femmina con filettatura cilindrica e faccia piana che garantiscono un controllo sulle eventuali perdite. I raccordi flangiati sono quelli maggiormente utilizzati nelle applicazioni idrauliche perché adattabili a diversi livelli di pressione. Le femmine sono composte da un foro centrale non filettato e da 4 fori disposti agli angoli per le viti, mentre i maschi hanno una testa flangiata con forature corrispondenti a quelle delle femmine. Per tenere insieme il raccordo si usano viti filettate. La grandezza della flangia varia in base alla capacità di pressione supportata. Flange molto grandi permetteranno di sopportare pressioni molto alte.
I connettori britannici presentano per molti aspetti le caratteristiche di quelli americani, con qualche lieve differenza. I maschi hanno una filettatura cilindrica ed una svasatura, mentre le femmine una filettatura cilindrica ed un’ogiva. La tenuta dell’attacco si ottiene aggiungendo una rondella di metallo sul maschio. Altri standard britannici presentano dei maschi con filettatura conica e per l’attacco è consigliato l’uso di un sigillante.
Sono dei raccordi che hanno delle filettature fini per tutte le misure, con sede di 24° ed attacchi metrici o millimetrici. La filettatura francese ha una flangia protuberante che fuoriesce all’esterno. Questi raccordi sono composti da un maschio e due femmine. Queste ultime collegate al tubo.
I raccordi standard tedeschi sono simili a quelli francesi, con la differenza che la flangia della filettatura non è protuberante. Sono molto usati nei sistemi idraulici e si accoppiano con raccordi femmina universali a 24° e 60°. I maschi hanno una sede a 60°. La tenuta del raccordo avviene tramite il contatto del cono maschio con la femmina girevole. Sono particolarmente adatti per tubi lisci.
Hanno delle filettature che rispecchiano le caratteristiche e le descrizioni degli standard descritti nei paragrafi precedenti. La cosa molto importante per la scelta di qualsiasi tipo di raccordo è determinare correttamente il tipo di filettatura per avere la sicurezza che il collegamento con il tubo sia stabile ed esente dal rischio di perdite. Basta usare un calibro e misurare il diametro esterno della filettatura del maschio e quello interno della femmina. Questi valori, comparati con le tabelle predisposte dalle aziende produttrici permetteranno di scegliere la filettatura adatta al proprio tubo.
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