stabilizzatori di pressione

Cosa sono

Gli stabilizzatori, o riduttori, di pressione sono dei dispositivi idraulici che permettono di ridurre e mantenere costante la pressione dell’acqua all’interno delle condutture, ovvero la pressione di valle, a prescindere dalla pressione che questa può far registrare a monte, cioè all’inizio della sua fuoriuscita dai rubinetti o dalla quantità che attraversa il tubo, cioè la pressione di portata. Anche questi dispostivi sono realizzati per controllare la pressione degli impianti di irrigazione da giardino che, solitamente, nel caso siano allestiti in aree domestiche e civili, necessitano di piccole portate di acqua. Anche per gli stabilizzatori di pressione esiste una vasta possibilità di scelta e di modelli, realizzati con materiali resistenti ed innovativi e ed usando le tecnologie idrauliche più recenti.

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Tipologie

stabilizzatori1 Sul mercato esistono gli stabilizzatori a molla diretta che si servono di una tecnologia a pistone. Tramite il pistone la pressione a monte si scarica sullo stesso e sull’otturatore, dando origine a due forze opposte che si annullano e compensano tra loro. La molla servirà ad equilibrare solo la pressione di valle, garantendo la massima sensibilità del dispositivo ed il mantenimento della pressione a portata nulla. Le portate consigliate per questa tipologia di dispositivi sono di un litro al secondo per 1”, ovvero un pollice di diametro di tubi idraulici, oppure due litri al secondo per un pollice e mezzo,o ancora, tre litri al secondo per due pollici. Prima di installare uno stabilizzatore di pressione adatto alle proprie esigenze è consigliabile tarare la pressione di valle, anzi sono le stesse aziende produttrici che svolgono il servizio di taratura. Per pressioni comprese tra 2 e 20 bar, oppure per tubi da 1 o due pollici, la taratura si può eseguire da soli, utilizzando lo stesso dispositivo per regolare la pressione ottimale richiesta. Per le pressioni che superano i parametri indicati è sempre meglio contattare il produttore o venditore del dispositivo che può, in ogni caso, effettuare la taratura secondo la pressione richiesta dal cliente. Questi tipi di stabilizzatori sono realizzati in acciaio inox, materiale di cui è fatto non solo il corpo, ma anche il pistone, mentre le guarnizioni sono in poliuretano. Possono anche avere il corpo di ghisa. Altra tipologia di riduttori o stabilizzatori di pressione, sono quelli a membrana. L’effetto di stabilizzazione della pressione dell’acqua, in questo tipo di dispositivi, viene ottenuto da una membrana che sostituisce il pistone. La membrana è un diaframma flessibile e resistente che riduce la pressione dell’acqua con lo stesso effetto del pistone, cioè bilanciando la pressione, tramite la capacità di flettersi in due sensi opposti. I vantaggi degli stabilizzatori a membrana sono la resistenza e la tenuta, la facilità di montaggio, sensibilità, nessun bisogno di lubrificazione. Le caratteristiche qui elencate, riguardano comunque tutte le tipologie di stabilizzatori che sono realizzati per permettere al cliente una facilità di utilizzo e rapidità di funzionamento. Le membrane possono essere di tessuto gommato o di gomma rinforzata con inserto tessile. Nel primo caso il rivestimento della zona di flangiatura è fatto con profilato in gomma, o con guarnizioni in fibra di cellulosa. Nel secondo caso il rivestimento è fatto di gomma mischiata a tessuto. Questa seconda soluzione permette di ottenere diverse sagome adatte a diverse esigenze e senza necessità di aggiunta di guarnizioni ulteriori.

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Uso e montaggio

Usare ed installare uno stabilizzatore di pressione è molto semplice. Si avvita a rubinetti con filetto che può essere del diametro di 1, 2 3,4 pollici, ovvero fino a un diametro massimo di 23 millimetri. Mantiene la pressione costante che, se in entrata è di massimo 10 bar, si riduce a un bar. Ogni dispositivo ha un effetto di stabilizzazione o di riduzione che può essere compreso tra 5 o 10 volte la pressione massima di entrata, tutto dipende dal modello e dalla pressione massima di entrata. La valvola del dispositivo può essere installata sia in posizione verticale che orizzontale sulle condotte ed è smontabile dall’alto. Per proteggere il dispositivo è bene usare anche un filtro. Utile anche pulire le condotte per evitare che materiali, come i sassi, possano rovinarlo.


stabilizzatori di pressione: Manutenzione e Costi

Gli stabilizzatori di pressione attualmente in commercio sono realizzati in modo da risultare estremamente resistenti all’usura e da non richiedere particolari cure o manutenzioni. Comunque le aziende produttrici suggeriscono di prevedere almeno due visite all’anno per verificare il corretto funzionamento del dispositivo e per controllarne la taratura. La manutenzione riguarda, invece, la valvola dello stesso stabilizzatore. Per effettuarla basta seguire le istruzioni contenute nella documentazione allegata al prodotto che le aziende inseriscono assieme all’apparecchiatura acquistata. Il costo di uno stabilizzatore di pressione, da acquistare on line, si aggira sui 55 euro.



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