Alla base della nascita e della mission di un giardino pensile sta la necessità di recuperare spazi che altrimenti non avrebbero nessuna utilità, e non solo, ma anche la necessità di consentire a chi vive in città di godere di uno spazio verde dove ammirare i meravigliosi colori della natura. Un giardino pensile, non sarà mai meno di un’altra tipologia di giardino, perché nel buon galateo del giardiniere e delle regole del giardinaggio, si terrà sempre conto di favorire il benessere delle piante che lo decorano. Nella realizzazione del giardino si dovrà esaminare il contesto climatico ed abitativo, per posizionare la specie vegetale più adatta a sopportare il clima dell’area geografica in cui si trova l’abitazione o lo spazio che ospitano il giardino. La natura vegetale dovrà poi essere abbinata anche a materiali che consentono una buona impermeabilizzazione del terrazzo per evitare infiltrazioni d’acqua e di umidità all’interno dell’abitazione. Alla base della filosofia di un giardino pensile, troviamo diverse soluzioni verdi ed architettoniche che sono così definite: il giardino pensile estensivo, l’intensivo leggero ed il giardino pensile intensivo.
E’ costituito da una copertura verde che ha lo scopo di mitigare e compensare l’impatto climatico ed i consumi idrici. All’interno del giardino pensile estensivo ci sarà un manto verde non calpestabile con specie vegetali che non necessitano di frequenti irrigazioni. La copertura sarà leggera ed a basso peso. Tutte queste caratteristiche rendono il giardino pensile estensivo una soluzione a basso costo ed a basso impatto ambientale, oltre al risparmio di tempo e fatica per i proprietari che non dovranno dedicare troppe ore e giorni alla manutenzione del manto erboso. Il giardino pensile estensivo propriamente detto, viene anche definito “sedum”. Oltre a questa tipologia di estensivo, ne troviamo altre, che rispecchiano una specifica funzione ed una determinata filosofia. Sono i giardini pensili estensivi a perenni che funzionano come il sedum, ma in più hanno delle strutture che assolvono ad una mera funzione estetica. Seguono l’estensivo aromatiche, dove alla primaria funzione di compensazione mitigazione si aggiunge anche una funzione estetica ottenuta con specie erbacee aromatiche. Il giardino pensile estensivo composito, invece, integra alle strutture precedenti finalizzate alla compensazione e mitigazione anche complementi vegetali che devono integrarsi al paesaggio circostante. Infine troviamo il giardino pensile inclinato, ovvero per coprire con aree verdi delle superfici piane in pendenza. Il risultato si ottiene ricorrendo a particolari accorgimenti sia in fase di progetto che in fase tecnica di realizzazione.
Il giardino pensile così definito risponde alla necessità di creare uno spazio fruibile a 360 gradi non appesantendo troppo la struttura pensile. Troveremo, dunque, manti erbosi calpestabili e manti cespugliosi di media grandezza. Anche in questo caso avremo una diversa gamma di giardini pensili estensivi leggeri: l’inclinato che risponde alle esigenze appena viste per l’estensivo inclinato e l’intensivo leggero a prato in fiore. Quest’ultima soluzione imita i giardini all’inglese perché il tappeto erboso ricopre parchi e spazi di grandi dimensioni. Il manto ha però l’aspetto di un prato rustico e richiede una manutenzione ridotta rispetto al giardino all’inglese.
È il sistema che consente di abbinare anche arbusti e complementi d’arredo di una certa pesantezza, e pavimentazione, nel rispetto della struttura portante. Troviamo l’intensivo robusto, adatto per spazi come garage e piazze quando sono necessarie forti sollecitazioni meccaniche, complementi d’arredo piuttosto pesanti ed elevata capacità di impermeabilizzazione e l’intensivo transitabile drenante adatto per aree di sosta con prato attraversabile, aree di transito e parcheggi.
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