progetto impianto irrigazione

Premessa

L’impianto di irrigazione di un giardino deve garantire una corretta e completa innaffiatura di tutti i vari tipi di piante presenti al suo interno, evitando al tempo stesso gli sprechi di acqua. Questo risultato si realizza fin dalla fase di progettazione dell’impianto, dove vengono pianificati la tipologia di impianto, il numero di componenti necessari al suo funzionamento, il numero di aree irrigabili. Vista così la progettazione di un impianto sembra un’operazione molto semplice da realizzare, in realtà lo è per chi ha già esperienza fai da te nell’irrigazione del proprio spazio verde, per i neofiti è consigliabile fruire della progettazione di una ditta specializzata. In alternativa, se si vuole imparare a progettare e realizzare un impianto di irrigazione, si possono scaricare dal web, in modo assolutamente gratuito, centinaia di guide e di e-book sull’argomento.

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Fasi della progettazione

irrigazione2La progettazione dell’impianto si compone di diverse, fasi, intanto dall’individuazione della superficie da irrigare, che può essere piccola, media o grande. Queste dimensioni determineranno, infatti, il tipo di irrigazione da implementare. Bisognerà poi capire le caratteristiche del terreno su cui crescono le vostre piante ed il tipo di clima. Si tratta di fattori che incidono moltissimo nella scelta del tipo di impianto, sul numero di accessori da utilizzare, sulla portata di acqua necessaria ad irrigare in maniera completa ed efficiente. La scelta dell’impianto automatico o manuale, sarà, invece, legata alla superficie disponibile ( per una piccola area si può optare per il funzionamento manuale) ed alle proprie abitudini di vita, che dipendono dalla minore o maggiore presenza in casa di qualcuno che possa dedicarsi ad innaffiare personalmente un piccolo giardino. Quando la superficie diventa media o grande, con una presenza molto variegata di specie vegetali, allora l’irrigazione automatica è la soluzione ideale. Ed è proprio su questo tipo di superfici che si misura la capacità di saper progettare attentamente un impianto di irrigazione moderno ed efficiente. Questa analisi preliminare permette di capire la necessità di acqua del vostro giardino. Perché l’impianto funzioni a dovere e si possano scegliere gli accessori compatibili con la pressione e la portata dell’acqua che esce dal vostro rubinetto, si dovranno anche preventivamente determinare questi parametri. La pressione si conosce applicando un manometro al rubinetto e la portata riempiendo un recipiente di cui si conosce la misura di capacità. Altra fase fondamentale nella progettazione è individuare il numero delle aree da irrigare. Questa fase prevede l’utilizzo di una carta millimetrata per disegnare la piantina in scala del vostro giardino. Le zone su cui applicare gli irrigatori vanno segnate con un cerchio ad angoli e semicerchi, tramite un compasso. Per risparmiare acqua bisogna usare gli irrigatori adatti all’area da irrigare. Negli angoli vanno gli irrigatori a 90°, sui lati vanno gli irrigatori a 180° ed al centro ( la cartina evidenzierà queste zone segnate con il compasso) vanno gli irrigatori a 360°, dove si trovano le aree verdi. Dopo la fase preliminare del progetto si potrà passare alla sua esecuzione elencando i componenti da acquistare in base alla tipologia dell’impianto.

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Componenti dell’impianto

I componenti fondamentali di un impianto di irrigazione sono: i tubi, gli irrigatori, le elettrovalvole ed i programmatori. Le tubazioni standard sono in polietilene nero, durano a lungo e sono di facile installazione. Gli irrigatori permettono di innaffiare le piante, la loro tipologia varia in base alla grandezza dell’area ed al tipo di piante da irrigare. Le elettrovalvole composte da una bobina, aprendosi e chiudendosi determinano il passaggio dell’acqua dalla valvola. Quelle più diffuse sopportano pressioni fino a 10 atmosfere. Per gli impianti con pressioni più alte o acque molto sporche bisogna prevedere elettrovalvole con prestazioni maggiori che comprendano anche l’uso di filtri. Nella fase della progettazione esecutiva dell’impianto non bisogna dimenticare di dimensionare l’elettrovalvola in base alla portata dell’acqua, cioè in base alla quantità che attraverserà le tubazioni. I programmatori permettono di impostare i comandi dell’impianto. Con questi dispositivi di programma l’ora dell’irrigazione, il numero di getti e la durata per ogni settore da innaffiare.


progetto impianto irrigazione: Tipo di impianto

Nella progettazione dell’impianto, i tipi di piante, la pressione, la portata dell’acqua e la superficie da irrigare determineranno la scelta di un impianto specifico che richiederà a sua volta accessori specifici. Si distinguono: l’irrigazione fuoriterra, a goccia ed interrata. L’impianto di irrigazione fuori terra è il più semplice da realizzare, si compone di tubi flessibili collegati al rubinetto che diffondono l’acqua tramite lance o irrigatori fuori terra, cioè appoggiati sul terreno o sul prato. Gli irrigatori sono statici e dinamici. I primi bagnano una zona fissa, i dinamici bagnano delle zone rettangolari. L’irrigazione a goccia è ideale per piante in vaso e serve per somministrare la giusta quantità ad ogni singolo vaso. Gli accessori di questo impianto sono: tubo collettore, tubi capillari, gocciolatori e microirrigatori. L’irrigazione interrata, cioè con tubi ed irrigatori posizionati sotto il terreno, tramite uno scavo, non si vede e non deturpa la resa estetica del giardino. Gli accessori per questo impianto, oltre al programmatore ed alle elettrovalvole ed ai tubi, sono i raccordi per realizzare i collegamenti della tubazione con gli irrigatori. In questo tipo di irrigazione si possono usare gli irrigatori pop-up che si alzano fuoriuscendo dal terreno con la forza dell’acqua, per poi rientrare al termine dell’irrigazione.


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