impianto irrigazione a goccia
I gocciolatori sono uno dei principali componenti dell’irrigazione a goccia. Permettono di dosare la quantità di acqua necessaria ad innaffiare sia grandi che piccole superfici. Come dice lo stesso termine, sfruttano un sistema di fuoriuscita dell’acqua con getti a goccia. L’acqua, gocciolando, si posa direttamente su piante e fiori, come fosse una goccia di pioggia e di rugiada. In tal modo si realizza un meccanismo di irrigazione estremamente calibrato che evita sprechi e fuoriuscite inutili di acqua. Per la loro particolare modalità di getto, i gocciolatori si prestano molto bene ad irrigare piante contenute in vasi e fioriere. In commercio ne esistono diverse tipologie. I più diffusi sono i regolanti e gli autocompensanti. I primi sono adatti ad innaffiare piante e fiori. Sfruttano l’attrito di un tubicino sulle pareti per controllare la portata dell’acqua. I secondi sono dotati di membrane in silicone che regolano la pressione dell’acqua in uscita. I gocciolatori si istallano al tubo della linea principale o microtubo della linea derivata.
I microirrigatori sono un dispositivo dell’irrigazione a goccia alternativo ai gocciolatori. Permettono di irrigare superfici irrigabili di varie forme e dimensioni,
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prosegui ... , permettendo un’innaffiatura efficace e senza sprechi. I microirrigatori hanno diverse forme che vanno adattate alle misure ed alle forme dell’area da irrigare. Si avranno, infatti, i microirrigatori a 90°, 180°, 360° ed a striscia. Quelli a 360 gradi permettono di innaffiare le zone circolari, quelli a striscia, invece, le zone rettangolari. Tutti i modelli sono adatti per innaffiare prati, orti ed aiuole, basta solo scegliere i microirrigatori con le misure che permettono di raggiungere facilmente la pianta, nella porzione di giardino in cui è ubicata. Si applicano sul tubo collettore della linea principale del diametro di 16 mm o al tubo capillare ( linea derivata) da 4mm. I programmatori a batteria sono dei dispositivi che permettono di impostare in automatico l’ora, la durata ed il numero di getti dell’irrigazione del giardino. Rappresentano uno dei componenti più innovativi dell’impianto di irrigazione a goccia e funzionano con pile alcaline da 9 V. In commercio esistono differenti modelli, che supportano varie funzioni. Il tipo di programmatore ideale va scelto in base alla superficie da irrigare, al clima ed alla necessità di acqua. Alcuni programmatori permettono di impostare la procedura di irrigazione premendo semplicemente un pulsante verde. Il pulsante rosso servirà, invece, a porre fine all’operazione. Questi modelli permettono una sorta di impostazione manuale dell’irrigazione. Altri modelli sono dotati di manopola con diversi programmi. Basta girare la manopola per veder apparire su un display il programma scelto. Con i programmatori si possono impostare i getti sia per aree singole del giardino che per più zone. Per irrigare le aree singole si usano i programmatori ad una via o stazione. Per quelle multiple i programmatori a due o più vie.Gli stabilizzatori di pressione sono dispositivi idraulici indispensabili in un impianto di irrigazione a goccia perché permettono di ridurre e mantenere costante la pressione dell’acqua all’interno delle condutture, a prescindere dalla pressione a monte, cioè dell’acqua che esce dai rubinetti e dalla quantità che percorre il tubo, detta pressione di portata. Gli stabilizzatori controllano, infatti, quella che viene chiamata pressione di valle. Sono un dispositivo che permette di ridurre gli sprechi di acqua e la pressione per i piccoli impianti di irrigazione da giardino, che generalmente non hanno bisogno di portate e di pressioni dell’acqua troppo eccessive. Gli stabilizzatori controllano il livello della pressione usando dei pistoni o delle membrane. Sono realizzati in materiali resistenti agli agenti esterni ed all’usura. Si installano in maniera molto semplice: avvitandoli ai rubinetti con filetto del diametro massimo di 23 millimetri. Ogni modello di stabilizzatore riduce la pressione per valori predefiniti compresi tra 5 e 10 volte la pressione di entrata ( l’acqua che entra nelle condutture). Ecco perché per ottenere la riduzione desiderata è consigliabile tarare la pressione di valle.
I tubi irrigatori costituiscono il dispositivo idraulico per il percorso che l’acqua del rubinetto deve fare al fine di giungere agli irrigatori ed innaffiare le piante. Nell’impianto di irrigazione a goccia questi tubi sono di due tipi: tubi collettori e tubi capillari. I tubi collettori, realizzati in polietilene e resistenti alle alghe, sono detti anche tubi della linea principale perché convogliano al loro interno l’acqua del rubinetto facendola scorrere al loro interno. Rappresentano la linea o il circuito primario dell’impianto. Vengono venduti in rotoli da 25 e 50 metri. Il loro diametro è compreso tra 13 e 20 millimetri. I tubi capillari costituiscono la cosiddetta linea derivata perché derivano proprio dai tubi collettori. Permettono di far affluire l’acqua ai gocciolatori, segnando la fine del circuito composto dai tubi.